Ci ho girato intorno per un po', con gli articoli sulla formazione pubblicati nei mesi scorsi. Ora vorrei mettere in fila qualche pensiero più esplicito e dare voce a dei dubbi insistenti.
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Dove si insinua l'idea che la terapia abbia qualcosa in comune con l'esperienza artistica, e non soltanto perché in certe sedute si parla molto di musica.
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Dove si parla di sogni, poesia, natura e anche di sopraffazione. Perché se De André diceva che non esistono poteri buoni, Gregory Bateson avrebbe detto che non esistono poteri intelligenti...
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In realtà la metafora non è affatto uno strumento per poeti e artisti. Non ci credereste, ma la metafora è una modalità normale del nostro pensiero. Di tutti.
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Due piattaforme di psicoterapia online pubblicano pubblicità comparative che confrontano le loro prestazioni con quelle della psicologia “tradizionale”...
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Sono pregiudizi che circolano sulla cura della parola e sulla relazione terapeutica: ad essi proverò a contrapporre i miei pregiudizi. Sono più veri di quelli? Diciamo che mi assumo la responsabilità di ritenerli piuttosto utili…
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Il teatro ha molto in comune con la psicoterapia: entrambi sfruttano il medium del “gioco” che chiamo la rappresentazione giocosa...
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Nell'ottica epigenetica la terapia sembra assomigliare più a una esperienza artistica che a una pratica sanitaria. Alcune implicazioni per la formazione, con preoccupazioni e speranze per il futuro.
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Gianluca Resicato aggiunge la sua riflessione al tema della responsabilità epistemologica del terapeuta, evocato nel mio post precedente...
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Nel 2021 realizzai col collega Alessandro Lombardo, CEO di Psicologia.io, un webinar gratuito su alcuni temi che mi stavano a cuore: improvvisammo un’ora e mezza di conversazione che credo fu piuttosto apprezzata. Io me lo ricordo con piacere, ci divertimmo molto...