La vita come una jam session: “Suoni inauditi” di Davide Sparti
Scrissi nel 2006 questa recensione del libro “Suoni inauditi. L’improvvisazione nel Jazz e nella vita quotidiana” (di Davide Sparti, uscito per Il Mulino nel 2005) per la rubrica “Segnalibro” del n. 17 di Connessioni. Rivista di consulenza e ricerca sui sistemi umani.
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Afferma Sparti nel suo libro che, sebbene l’improvvisazione trovi nel jazz la sua consacrazione, essa costituisce una pratica culturale prima che musicale: improvvisava Coltrane, improvvisava Jackson Pollock, improvvisa il professionista della parola. Ma attenzione a non subire il fascino delle definizioni popolari che vedono nell’improvvisazione una pratica totalmente spontanea e intuitiva, regno della libertà assoluta e svincolata dalla memoria: ché la capacità di combinare, estendere ad altri contesti, rispondere a una domanda imprevista è, al contrario, propria di chi conosce a fondo un linguaggio e ne possiede il vocabolario.
Quante siano, poi, le connessioni possibili fra tutto questo e la psicoterapia – e la formazione! – certo non tarderà a chiarirsi al lettore sistemico attento.
Davide Sparti è professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, ha scritto, tra le altre cose, un’illuminante Epistemologia delle Scienze Sociali – in Suoni inauditi dichiara un debito per l’orientamento situazionale – e si dimostra fine intenditore di jazz. Il suo libro parla di improvvisazione e di conversazione, di corpi e di logica, di teoria dell’azione e di ermeneutica, di musica afroamericana e di Adorno che non l’ha mai capita.
https://www.massimogiuliani.it/blog/2008/08/05/suoni-inauditi/LibriDavide Sparti,improvvisazione,jazz,musica,rivista "Connessioni"Scrissi nel 2006 questa recensione del libro 'Suoni inauditi. L'improvvisazione nel Jazz e nella vita quotidiana' (di Davide Sparti, uscito per Il Mulino nel 2005) per la rubrica 'Segnalibro' del n. 17 di Connessioni. Rivista di consulenza e ricerca sui sistemi umani. *********** Afferma Sparti nel suo libro che, sebbene...massimogiuliani SubscriberCorpi che parlano
Jodees
..la presenza invisibile dei Jodees
cosciente nel corpo degli artisti,
l’ispirazione è il passaggio
verso un’altra dimensione..
L’indomabile spontaneità-
Chi sei Jodees ?
L’attuazione
che sospinge nel dentro
gli attori con più genitali,
Jodees
è il brivido della carne
dei peli e dell’orgasmo
il sesso di virtù e luce
sul cappello,
Jodees mia età
in bianco e nero
nel piatto della prostituzione,
Jodees
la leggenda
a partire da qui
con un motivo femminile
o di mascolinità,
infiacchito Jodees
dopo sfogo in un rapporto
a due, tre, quattro
legature,
Jodees con cadenza
e nulla di personale
in quei dieci dollari
di pioggia, freddo e vento-
Resta un ideale
Jodees
senza trucco ed inganno
ma perversione frenetica,
Jodees
anni di ricorsi o rincorsi?
No, quelle serate
erano venute frettolose
perché pattuite nel tradimento,
svenimento Jodees
per sporca e timida
prima masturbazione,
Jodees è robusto
perché lavoro è lavoro
lo studio è studio
e il piacere di conquista
può umiliarti se non conosci
la forza di un passo che nota,
l’origine origina
mister Jodees
e se fossi rimasto lì
avrei scioccato la classica…
sputata e scopata prestazione-
Ma chi sei Jodees?
O meglio,
chi sono i mister Jodees?
Gli amori…
Gli incontri nel nero celeste
con l’eccesso e il proprio verbo
secondo locali, strade, scantinati
nati per l’art session-
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore, Scrittore e Poeta-