Di uno dei miei maestri che non ci sono più ricordo quella capacità di cogliere la verità delle cose smontandole e riducendole a un interrogativo tanto disarmante quanto ineludibile. Lo ricordo come un modo di onorare la premessa della complessità portando le questioni non lontano anni luce da noi, ma facendole…
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Il contesto nel quale lavoro è quello dello studio professionale di terapia della famiglia. A volte mi chiedono aiuto le famiglie, altre volte le famiglie spingono un congiunto a chiedermi aiuto. Direi che mentre voi studiate il gioco d’azzardo e vi occupate dei suoi effetti sulle relazioni familiari, io studio…
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È persino scontato che sulle questioni che riguardano il rapporto con le culture che bussano alle porte (e che, come a Parigi e a Bruxelles, dentro alle porte delle città europee sono entrate da un pezzo), non esistono soluzioni semplici né rapide. Qualunque proposta sarà difettosa, qualunque cornice sarà imperfetta…
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La mia relazione per Biennale Democrazia (26 marzo 2015), nell’evento “Passaggi d’identità”, al quale ho partecipato con Adriano Zamperini e con Alessandro Lombardo che ha coordinato.
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Riprendo il discorso iniziato qui, dove commentavo la notizia di una proposta di legge punitiva nei confronti di siti che esaltano i comportamenti anoressici, e spiegavo che le soluzioni indicate, sebbene di forte attrattiva per chi condivida l’indignazione verso certe comunicazioni, mi appaiono complicare il problema anziché risolverlo. Ho preso…
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Torno da alcuni giorni di discussioni on line a proposito della proposta di legge di cui è prima firmataria Michela Marzano, cui seguono Mara Carfagna, Stefania Prestigiacomo, Paola Binetti, Pippo Civati e molti altri, per l'”introduzione dell’articolo 580-bis del codice penale, concernente il reato di istigazione a pratiche alimentari idonee a…
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(Aggiornamento 2024: pubblicai in un mio vecchio blog nel gennaio 2012 questo articolo, qui piuttosto riveduto nella forma: un sito molto attivo nella cosiddetta “lotta all’anoressia” si limitò a leggere il titolo e, male intepretandone l’ironia, lo rilanciò un’ora dopo. L’indomani qualcuno deve aver segnalato il malinteso e quel sito…
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Il collega Luigi D’Elia mi ha chiesto per il sito dell’Osservatorio sulla psicologia nei media un commento sulla serie TV “In Treatment”, di cui avevo parlato al termine della prima stagione. Ripubblico qui l’articolo uscito per l’Osservatorio, scritto durante la visione della seconda (grazie, Luigi!). ********* Con colpevole ritardo sto riordinando…