Consulenza e psicoterapia online

Perché una psicoterapia a distanza

Negli anni in cui in Italia fra gli psicologi si discuteva con un po’ di resistenze sulla possibilità di una terapia a distanza, mi capitarono alcune occasione di lavorare online. Dapprima per supervisioni cliniche con colleghi lontani (era il 2011). Poi, dal 2013 in modo occasionale, per consulenze e psicoterapie in casi in cui una consulenza cominciata “in presenza” rischiava di interrompersi perché il paziente si trasferiva o non aveva più la possibilità di chiedere permessi sul lavoro.
Di lì mi sono domandato se fosse possibile una relazione terapeutica (individuale, di coppia, familiare) che nasca direttamente online. Nel tempo l’esperienza ci ha detto di sì.E possibile, ma a patto di avere con le tecnologie digitali un rapporto di familiarità tale da apprezzare le sfumature e le peculiarità di un relazione “mediata dalla macchina”, Che, diversamente da quel che dicono voci scettiche, non ha per forza un valore minore o una profondità diversa dalle relazioni “in presenza”.

È noto che in tempi più recenti questa pratica ha conosciuto una espansione formidabile e una maggiore accettazione da parte della comunità dei clinici. È accaduto per via della chiusura degli studi di psicoterapia in conseguenza della pandemia di Covid-19.

Una pratica con caratteristiche proprie

Nella fase “sperimentale” della presa in carico online ponevo la condizione di un incontro in studio all’inizio o dopo un certo numero di sedute online. Si è evidenziato nel tempo che – laddove ci siano le possibilità – incontrarsi in studio a un certo punto del percorso può essere una buona esperienza. Ma la riuscita e la validità della terapia non sono per nulla limitate se l’incontro “in presenza” non è possibile. D’altra parte, molto spesso la terapia online si svolge con persone, famiglie o coppie di lingua italiana che vivono all’estero e che cercano un terapeuta in Italia
In questo ambito il mio lavoro si è esteso nell’arco di qualche anno a praticamente tutt’e cinque i continenti. Sono casi in cui le distanze sono effettivamente incolmabili.

L’esperienza ci insegna ogni giorno che la terapia a distanza è una pratica con delle sue specificità e ha senso non solo in appoggio a una terapia “tradizionale”. Oggi sappiamo che è possibile una terapia che nasca già online e che questa non ha nulla di meno di una terapia in studio.

Come in studio, oggi nella terapia online della coppia e della famiglia lavoro con la collega Elisabetta Mendini. Da anni lavoriamo in studio come équipe di terapia relazionale, nel tempo abbiamo sperimentato i diversi formati della terapia congiunta online.

Come funziona

Chi fosse interessato ai servizi via internet dello Studio può contattarmi per telefono o via e-mail. Faremo attentamente il punto sul problema e sulla richiesta (del paziente o della famiglia).

Prima di iniziare una presa in carico via internet, è importante la fase preliminare di contatto in cui si raccolgono le informazioni utili e si verifica se ci siano le condizioni per cominciare.
Se emerge che la terapia online non è appropriata per la necessità del paziente o per il momento in cui viene richiesta, questa fase si concluderà (senza alcun costo per il consultante) con l’indicazione di rivolgersi a un professionista o ad un servizio della zona.
Nel caso in cui, invece, quelle condizioni ci siano, seguiranno via e-mail le istruzioni tecniche, i moduli (specifici per la consulenza online) da firmare per la tutela della privacy e il consenso informato, gli accordi economici e l’appuntamento per il primo colloquio.

La dotazione tecnica necessaria è un computer con webcam e connessione veloce e – importante! – una stanza tranquilla, dove non transitino familiari o altre persone.
In caso di terapia di coppia o familiare, può capitare che le persone non siano tutte nello stesso posto. Figli fuori casa, coppie separate, sono solo alcune delle situazioni in cui i familiari partecipano alla seduta da luoghi diversi. Naturalmente non è un problema: le applicazioni di videochiamata consentono generalmente chiamate multiple.

Il software più utilizzato è Skype. Molto bene funzionano anche Jitsi, Zoom, Meet, Teams, FaceTime. In alcuni casi torna utile Whatsapp video e non sono rare le sedute telefoniche.

Per qualunque altra informazione al riguardo, potete scrivermi dalla pagina dei contatti.

[clicca per le raccomandazioni dell’Ordine Nazionale degli Psicologi in materia di prestazioni psicologiche online]

Quello che ho scritto sulla terapia a distanza

Il libro “Complessità e psicoterapia” (curato da Pietro Barbetta e Umberta Telfner, editore Raffaello Cortina) fa il punto sull’eredità dei fondatori del “Milan Approach”. Per il libro ho scritto il capitolo “La terapia online”.


Nel 2020 è uscito libro “La clinica e il web” di Gianmarco Manfrida, Valentina Albertini e Erica Eisenberg (Franco Angeli Editore), dove è pubblicato il mio contributo “La terapia è (sempre) un dispositivo di realtà virtuale”.


Su “Connessioni”, la rivista del Centro Milanese di Terapia della Famiglia, è pubblicato l’articolo che ho scritto con Elisabetta Mendini “Dopo la pandemia: verso una integrazione fra la clinica e i nuovi media? Alcune idee per i terapeuti sistemici”.